Sta per aprirsi la mostra internazionale delle sculture di sabbia!
Qui in Veneto l’arte non si trova solo nei musei o nelle architetture dei palazzi, delle chiese e delle dimore storiche delle varie città e cittadine: qui l’arte nasce anche dall’incontro fra la terra, il mare.. e l’estro di un artista. Nota infatti per le sue sculture spettacolari e sorprendenti è la spiaggia di Jesolo, dove in inverno e in estate si tengono manifestazioni che ne valorizzano le potenzialità attraverso il lavoro attento degli artisti che si dedicano alle sculture di sabbia.
Quella che si apre dal 11 Luglio al 2 Agosto 2015 in Piazza Brescia, a Jesolo, è la Mostra Internazionale di Sculture di Sabbia che quest’anno intende celebrare un evento doloroso e significativo quale il Centenario della Grande Guerra. Il tema delle opere sarà perciò quello degli eventi storici accaduti durante il primo conflitto mondiale, con un’unica eccezione: una statua sarà dedicata al terremoto in Nepal, che sarà uno dei progetti benefici sostenuti dalla prossima “Sand Nativity”.
Il materiale fondamentale è naturalmente la sabbia purissima di origine dolomitica che caratterizza la spiaggia di Jesolo (e non solo, anche moltissime spiagge di Eraclea Mare vantano la stessa origine e la stessa purezza!) ed è lavorata da scultori esperti di fama internazionale all’interno di uno spazio appositamente strutturato. La squadra all’opera è formata da Damon Farmer, Baldrick Buckle, Ilya Filimontsev, Susanne Ruseler, Pavel Mylnikov e Nikolay Torkhov, supportati da 8 ragazzi provenienti dal Liceo Artistico Statale M. Guggenheim di Venezia . In Piazza Brescia, dove si trova anche il mezzo busto di Andrea Bafile, viene allestita una trincea dalla quale svetteranno le 10 grandi statue di sabbia. Gli artisti che si occuperanno di plasmare questi enormi volumi di sabbia sono una squadra di esperti nel settore e saranno guidati dal direttore artistico della manifestazione Richard Varano.
All’esposizione di aggiungono due eventi collaterali: una serie di letture chiamata “Lettere dal Fronte” per condividere fatti e curiosità poco noti sul fronte ed una rappresentazione dedicata al fiume Piave, intitolata appunto “Il Piave mormorava”, per raccontare il dramma della guerra e il desiderio di pace di cui fu testimone. Un appuntamento artistico con la storia che vi lascerà a bocca aperta!
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